visita guidata a Foggia (FG), presso il campo sperimentale dell’azienda agricola “Michele Iacullo” associata all’OP ORTOFRUTTA SOL SUD Stampa
Mercoledì 02 Settembre 2020 13:37

Si è conclusa la visita guidata a Foggia (FG), presso il campo sperimentale dell’azienda agricola “Michele Iacullo” associata all’OP ORTOFRUTTA SOL SUD, una delle 11 OP aderenti ad Italia Ortofrutta – Unione Nazionale che cofinanziano il progetto di ricerca “Tecniche Agronomiche Innovative per Elevare il Contenuto di Sostanza Secca ed il Grado Brix nel Pomodoro da Industria”, di responsabilità scientifica del CREA-OF di Pontecagnano.


L’incontro ha visto anche la partecipazione del presidente di Italia Ortofrutta Gennaro Velardo e del Direttore Vincenzo Falconi ed ha avuto la finalità di condividere e disseminare le attività progettuali in corso di realizzazione a beneficio delle aziende ortofrutticole operanti nel comparto del pomodoro da industria e dell’intera filiera.

 

Il Presidente Velardo ha riassunto le finalità del progetto e del coinvolgimento delle OP ringraziando tutte le 11 OP partecipanti ed in particolar modo le 3 OP che si sono rese disponibili alla realizzazione delle prove sperimentali ovvero OP FERRARA, APOPA e ORTOFRUTTA SOL SUD e le relative aziende agricole associate (rispettivamente Az. Sivieri Dario, Az. Terracciano Tommaso e Az. Michele Iacullo ) che hanno seguito passo-passo le indicazioni del CREA. Gennaro Velardo ha ribadito come il sistema organizzato stia diventando sempre più parte attiva per affrontare e risolvere le nuove frontiere del mondo della produzione.

La visita al campo sperimentale ha visto la gradita partecipazione del funzionario della Regione Molise, il Dr. Matteo Gissi che ha apprezzato la volontà delle OP della propria Regione di essere parte attiva di una attività di ricerca così importante rilevando con orgoglio quanto l’agricoltura organizzata molisana ha da esprimere in materia di innovazione.

 

Il rappresentante dell’Anicav, Giuliano Bonaventura plaudendo all’iniziativa ha sottolineato l’importanza della condivisione dei risultati tra il mondo della produzione e quello della trasformazione. Su tale aspetto Luciano Simonetti ricorda che la filiera del pomodoro da industria è unica e che vede tutti gli attori coinvolti nella sfida di ottenere il giusto reddito per tutti i soggetti coinvolti, auspicando quindi ad una maggiore valorizzazione economica del prodotto di qualità condividendo progettualità ed obiettivi che coinvolgano la stessa Anicav.

 

Falconi sottolinea che il progetto sta suscitando un interesse che va ben oltre le aspettative ed auspica la partecipazione attiva delle altre O.P. pomodoricole ed un’implementazione degli obiettivi progettuali. C’è una gran voglia da parte degli Enti di ricerca pubblici di “uscire fuori dai laboratori” e di lavorare a contatto con le imprese su progetti concreti. In un’ottica di una strategia di maggiore sostenibilità ecologia delle coltivazione Falconi auspica anche un coinvolgimento attivo da parte del Mipaaf nel sostenere tali progettualità.

 

Dopo l’introduzione i ricercatori del CREA-OF e del CREA-AA Mario Parisi, Alfonso Pentangelo e Pasquale Campi, hanno effettuato una descrizione del posizionamento delle prove nel campo della Regione Puglia e delle prove sperimentali.

 

Per maggiori dettagli sulle prove sperimentali si rimanda all’apposita sezione del sito web del progetto https://tecnicheinnovativepomodoro.jimdofree.com/attivit%C3%A0-sperimentali/.

 

Il gruppo si è poi spostato nelle parcelle sperimentali dove ha avuto modo di apprezzare visivamente i diversi ibridi testati e gli effetti dell’utilizzo dei preparati innovativi e della modulazione dell’irrigazione direttamente sulle piante ascoltando le esperienze del direttore dell’OP ORTOFRUTTA SOL SUD Matteo Falcucci e del tecnico Michele Iacullo che ha seguito direttamente la sperimentazione.

 

Il progetto di ricerca “Pomodoro Brix” è un progetto molto interessante – specifica Matteo Falcucci – che ha permesso di far lavorare lo staff tecnico agronomico dell’OP con i ricercatori pubblici mettendo in luce l’importanza dei servizi agronomici che sono necessari per ottenere un miglioramento quanti-qualitativo delle produzioni ma anche per garantire un maggiore rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema garantendo una sostenibilità delle produzioni nel lungo periodo. Va sottolineata l’importanza di questo studio soprattutto per il risparmio idrico in quanto sta confermando che si può avere rese di produzione elevate riducendo l’apporto di acqua del 50% da un determinato stadio fenologico. Evidenzia inoltre come l’uso della doppia manichetta sta dando risposte positive in termini di riduzione di acqua e di una migliore distribuzione di fertilizzanti con una riduzione degli stessi di circa un terzo e riducendo anche la lisciviazione e l’inquinamento di falda. Con questa tecnica abbiamo avuto risposte positive anche in termini di controllo delle infestanti e più specificamente per il controllo delle orobanche - conclude Falcucci.

 

Anche Pasquale Campi del CREA-AA ha ribadito come la presente ricerca stia dando segnali positivi per la prova Gestione dell’Irrigazione confermando così, come avvenuto in altri studi per altre colture, la possibilità di ridurre i volumi irrigui del 50% a partire dalla fine della fioritura senza pregiudicare il potenziale produttivo delle piante.

 

La giornata è stata un momento di prezioso confronto e riflessione anche in vista degli sviluppi futuri del presente progetto che, per volontà delle OP partecipanti, vedrà l’introduzione di ulteriori nuove variabili mirate ad incrementare la sostenibilità ambientale della tecnica di coltivazione del pomodoro da industria.