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«Aggregazioni e segmentazione per rilanciare il settore» PDF Stampa E-mail
Mercoledì 18 Giugno 2014 07:46

“La crisi dell’ortofrutta nell’ambito della crisi economica e del settore agroalimentare: quali strategie perseguire per ritrovare la redditività dell’intera filiera?”. Questo il titolo del convegno organizzato da Italia Ortofrutta nei giorni scorsi a Roma per approfondire le dinamiche in atto sui mercati, caratterizzati da una riduzione dei consumi domestici e da progressivi mutamenti nei comportamenti d’acquisto.

“Ormai sono anni che continuiamo a parlare di crisi dell’ortofrutta - il commento del presidente di Italia Ortofrutta Ibrahim Saadeh - e occorre trovare la ricetta per invertire la rotta: le vie di uscite sono quelle dell’aggregazione, della concentrazione dell’offerta e della segmentazione del mercato interno e internazionale. Le nostre organizzazioni sono chiamate a confrontarsi con la nuova Pac, che mette al centro le Op e assegna un nuovo ruolo alle Aop: il risultato raggiunto in sede comunitaria non è il massimo, ma è il meglio di quanto si potesse ottenere nelle condizioni esistenti”.

I dati presentati da Claudio Scalise di Sg Marketing durante il convegno confermano il trend decrescente dei consumi alimentari che non lascia immune il comparto frutta ed ortaggi ed il consolidamento da parte dei consumatori di comportamenti che evidenziano una sempre maggiore attenzione alla ricerca di sconti e promozioni, oltre  a una più spiccata propensione rispetto al passato a limitare gli acquisti soltanto a ciò che è strettamente necessario.

La  flessione dei consumi di ortofrutta  nell’arco di poco più di un decennio dal 2000 al 2013 è stata rilevante: gli acquisti domestici si attestano oggi su un valore medio di 323 chili a famiglia, in calodi ben 138 chili rispetto al 2000. Come dire che la riduzione dei consumi di ortofrutta è un fenomeno strutturale a sé stante che nasce ben prima della crisi.

Scalise, facendo riferimento ai trend di consumo che scaturiscono dalle modifiche socio-demografiche della popolazione, ha parlato di strategie di riorganizzazione del retail e di percorsi di valorizzazione da perseguire sviluppando politiche di marca, aumentando il livello di servizio e lasegmentazione dei mercati per individuare fasce di consumo distintive.

Al termine dei lavori i rappresentanti delle Organizzazioni di Produttori San Lidano di Sezze (Latina) e Assofruit di Scanzano Jonico (Matera) hanno fornito il loro contributo sui temi del convegno illustrando i propri modelli gestionali ed organizzativi, le politiche aziendali attivate per contrastare l’attuale contesto di crisi, non solo dei consumi, in cui versa il settore e le scelte risultate vincenti per consolidare nello scenario attuale le proprie porzioni di mercato.

A conclusione del dibattito che ha fatto seguito agli interventi dei relatori è emersa la comune condivisione della necessità che Gdo e parte agricola cessino di essere parti contrapposte all’interno della medesima filiera per divenire partner di un percorso comune finalizzato avalorizzare opportunamente la produzione ortofrutticola nazionale rispondendo al meglio alle richieste sempre più esigenti dei consumatori.

Fonte:  Italiafruit News

scarica le slide e la relazione audio del convegno promosso da Italia Ortofrutta (Villa Malta - Roma, 12 giugno 2014)


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