Michele Laporta (OP Agritalia): "Il progetto Viviana L'Uva Italiana puo' costituire la base di un futuro programma di filiera" Stampa
Lunedì 24 Novembre 2014 08:55

(Riportiamo di seguito l'articolo pubblicato venerdì 21 novembre su freshplaza.it)

Promosso da Italia Ortofrutta-Unione Nazionale, il progetto Viviana riunisce alcuni tra i migliori produttori italiani, supportandoli nel posizionamento dei loro prodotti all'interno del paniere di spesa degli italiani.

FreshPlaza ha intervistato Michele Laporta, presidente della OP Agritalia, una delle Organizzazioni di produttori aderenti al progetto.

"Dietro questo progetto - racconta Laporta - ci sono delle aziende vere, che per la prima volta si sono sedute intorno a un tavolo e, in pochissimo tempo, hanno organizzato un'iniziativa che non ha precedenti, sotto la regia di Italia Ortofrutta. Abbiamo superato qualunque difficoltà, anche quando non condividevamo totalmente l'evento e/o la presentazione del progetto, sposando l'idea che comunque fosse andata sarebbe stato un successo. A livello personale, mi piace pensare che la ragione che ci vede coinvolti nella promozione oggi, sia la base per un progetto di filiera domani".

A breve termine, il presidente della OP (foto a lato) si augura l'adesione al progetto di altre organizzazioni e/o produttori non organizzati. "Nel medio periodo, spero si concretizzi la nascita di un comparto in grado di presentarsi alla Distribuzione organizzata in maniera coesa".

Nata nel 2011 dall'intuizione di cinque soci, tutti discendenti di produttori di uve da tavola da due o tre generazioni, Agritalia ha sede nelle campagne della città di Barletta, in Puglia. Oggi l'organizzazione si estende a 19 soci di quattro regioni (Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia), raggiungendo i 2.000 ettari di terreni, di cui 400 destinati all'uva da tavola, con un fatturato totale di 11 milioni di euro.

Agritalia ha il suo punto di forza nella ricerca e nell'innovazione tecnologica: con l'Università di Palermo sta sviluppando una sperimentazione per la coltivazione di uva da tavola in fuori suolo; con l'Università di Bari sta mettendo a punto un protocollo per l'utilizzo di sacchetti che preservino l'uva dal contatto con i fitofarmaci; infine, con il Politecnico di Bari è in fase di sperimentazione un microchip, ideato in collaborazione, per parametrare la qualità dei prodotti durante il trasporto dai campi al mercato.

"Il nostro contributo al progetto Viviana - continua Laporta - sarà appunto quello di comunicare con i partner e condividere le esperienze e l'innovazione al fine di trovare competitività e riacquisire le quote di mercato perse negli ultimi 10 anni e che hanno determinato un impoverimento dell'areale, con l'abbandono di migliaia di ettari".

Criticità della campagna attuale rispetto alla precedente
Pur non essendo sempre corretto mettere a confronto le annate, perché i dati possono risultare parziali o, anche, poco attendibili, tra le criticità più urgenti Laporta segnala la mancanza di programmazione. "La campagna 2013 è figlia della precedente, come la campagna 2014 è la conseguenza di quanto non abbiamo saputo fare nei 12 mesi prima. Negli ultimi anni, il settore ha vissuto l'allontanamento del produttore dal confezionatore: una situazione comune da sempre, ma oggi abbiamo ancora di più un settore commerciale disposto a trovare quello che serve anche se non italiano".

"In alcuni casi - conclude Laporta - questo determina l'isolamento del produttore che mal programma il ciclo aziendale; nello stesso tempo il confezionatore non conosce quali saranno le produzioni, le varietà e i periodi di surplus o scarsità del prodotto, facendo così sfumare la possibilità di organizzare un calendario commerciale con la distribuzione organizzata. Questa disorganizzazione va a beneficio di chi, facendo gioco di squadra, viene riconosciuto dagli stessi buyer come fornitore privilegiato. Il tutto senza fare riferimento a qualità, quantità e prezzi".



Agritalia è presente con il 45% della sua produzione di uva sul mercato mondiale, in particolare in Europa (che da sola concentra il 40%). Il restante 55% viene venduto in Italia, dove è distribuito tramite la rete delle Gdo.

Le varietà di uva coltivate dalla OP sono così suddivise:
• Varietà bianca con semi: Italia, Victoria, Pizzutello, Regina
• Varietà nera con semi: Michele Palieri, Black Pearl
• Varietà rossa con semi: Red Globe
• Varietà bianca senza semi: Superior, Regal, Luisa
• Varietà rossa senza semi: Fiammetta, Crimson, Apulia Rosè.

Contatti:
Michele Laporta - presidente
OP Agritalia
Vicinale Maranco, 51/55
76121 Barletta (BT)
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Web: www.opagritalia.it

Data di pubblicazione: 21/11/2014
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