Progetto "L'ortofrutta e lo sport - L'allenamento inizia mangiando": intervista ad Arianna Matano - dietista con laurea magistrale in scienza della nutrizione umana Stampa
Lunedì 07 Settembre 2015 08:44


All'interno del progetto "L'ortofrutta e lo sport - L'allenamento inizia mangiando" Italia Ortofrutta-Unione nazionale ha chiesto alla dott.ssa Arianna Matano, dietista con laurea magistrale in scienza della nutrizione umana, come è integrata l'ortofrutta nella dieta in generale, e nello specifico in quello di un atleta, e quali referenze sono preferibili rispetto ad altre.



"Frutta e verdura sono alimenti importanti per l'organismo - ha precisato Matano - La fibra di cui sono composti è fondamentale per mantenere delle buone funzioni gastrointestinali. Il loro contenuto di sali minerali è indispensabile per il benessere degli individui: regolano gli scambi idrosalini; sono cofattori degli enzimi e disciplinano le attività enzimatiche; mantengono l'equilibrio acido base; contribuiscono alla costituzione di componenti essenziali; concorrono a mantenere l'equilibrio idrico; regolano le funzioni neuromuscolari; concorrono all'accrescimento; partecipano al ricambio e al mantenimento dei tessuti e delle strutture corporee".

Altrettanto importante, secondo la dott.ssa, è il loro contenuto in vitamine.
"Le vitamine sono una categoria eterogenea di sostanze senza valore energetico, ma che l'organismo non è in grado di sintetizzare e deve appunto introdurre attraverso gli alimenti, compresi frutta e verdura. L'azione specifica si esplica in piccole quantità. Le vitamine possono essere divise in due gruppi principali: idrosolubili - gruppo B e C - e liposolubili - vit. A,D,E,K. La costante assunzione di frutta e verdura concorre a mantenere l'organismo in salute".

Per un atleta, i prodotti ortofrutticoli rappresentano non solo una fonte di vitamine e sali minerali, ma anche un buon apporto di fruttosio prima o dopo l'allenamento, di supporto nelle giuste quantità nel fornire energia. "Inoltre - ha continuato Manato - frutta e verdura sono utili per contrastare la produzione di radicali liberi che si formano normalmente nel nostro organismo per effetto delle reazioni biochimiche fisiologiche, ma che incrementano con l'attività fisica a causa dell'aumentato consumo di ossigeno".



Come ha spiegato la dott.ssa, è nella grande reattività che risiede la potenziale tossicità dei radicali liberi nei confronti dei sistemi biologici. "I problemi provocati negli esseri viventi e, in particolare, sulla salute dell'uomo sono molteplici: ad esempio invecchiamento e danno cellulare, danneggiamenti al DNA, perossidazione lipidica, alterazione nella struttura di membrana, stress ossidativo. L'organismo è dotato di sofisticati sistemi biochimici in grado di difendere il corpo dagli effetti dannosi delle specie reattive dell'ossigeno".

Questi sono gli antiossidanti. Nello specifico:

  • endogeni - per esempio selenio per la glutatione perossidasi, rame e zinco per la superossido dismutasi mitocondriale, ferro per la catalasi;
  • esogeni (contenuti negli alimenti) - vitamina E (olio, spinaci, broccoli, noci e semi), vitamina C (mirtilli, fragole, kiwi, arance, patate, peperoni), selenio (spinaci e funghi), ß-carotene (carote, agrumi, melone, albicocche, pesche, nespole, spinaci, piselli, pomodori, zucca, rucola e cicoria), flavonoidi (cipolle, lattughe, mele, arance, uva, tè e vino rosso), licopene (pomodori, melone e papaia), resveratrolo (uva e vino rosso), acido lipoico (patate, carote, barbabietola, verdura a foglie e carne rossa), ubichinone (spinaci, aglio, cavoli, fagioli, nocciole, soia, germe di grano, carene e pesce).

Frutta e verdura hanno effetti benefici sulla salute. Come tutti gli alimenti, devono però essere parte di una corretta e variata alimentazione. Attenzione a non eccedere con la frutta poiché, in eccesso, il fruttosio può causare gonfiore e disturbi gastrointestinali.



Chiaramente ogni alimento ha delle specifiche caratteristiche. A questo punto la dott.ssa ha elencato gli alimenti utili per un atleta. "Sono molto adatti ortofrutticoli che contengono potassio, come patate, zucchine, agretti, fagiolini, albicocche, banane, pomodori e ciliegie. Per un maratoneta, invece, dopo una seduta di allenamento potrei consigliare un minestrone per reintegrare i sali persi o anguria e cetrioli che presentano un ottimo quantitativo in acqua".

"Eviterei la lattuga nel pasto pre-allenamento - ha concluso Matano - specie se sono presenti reflusso gastroesofageo o gastrite; in questo caso potrebbero trovare un miglior impiego le verdure ripassate in padella, poiché risultano disidratate e più facilmente aggredibili dagli enzimi digestivi".

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Arianna Matano ha conseguito la laurea triennale in Dietistica con votazione 110 e lode presso l'Università degli studi di Roma La Sapienza e la laurea magistrale in scienza della nutrizione umana con votazione 110 e lode presso l'Università di Tor Vergata. Dal 2005 al 2014 ha progettato e realizzato corsi di educazione alimentare con il patrocinio del comune di Oriolo Romano con scuola materna e centro anziani del paese. Ha inoltre partecipato al corso di alimentazione funzionale nell’anno 2011-2012 tenuto dalla dott.ssa Anna D’Eugenio, al corso di Bioterapia Nutrizionale presso il centro di studi e ricerca Vis Sanatrix Naturae della dott.ssa Arcari nell'anno 2013-2015 e al corso base di Psiconeuroendocrinoimmunologia tenuto dal dott. Bottaccioli nel 2014-2015. Da quest'anno collabora con il dott. Frascarelli nel centro A.I.R.R.I. di Bracciano (Roma). Annovera inoltre collaborazioni con diversi specialisti in diversi studi medici.