ITALIA ORTOFRUTTA: STOP AGLI ALLARMISMI Stampa
Venerdì 18 Dicembre 2015 08:48

Registriamo in questi giorni notizie allarmanti sul fatto che Bruxelles con il nuovo regolamento delegato sull’ortofrutta minaccia di smontare le organizzazioni di produttori.

Tale notizia, a nostro avviso ingiustificata, ha creato molto allarmismo e confusione nel settore.

E’ opportuno precisare che:

-  il nuovo regolamento che entrerà in vigore a metà 2016 ed avrà effetti per i programmi operativi decorrenti dal 2017 non comporta alcuna restrizione o limitazione rispetto all’attuale regolamentazione;

-  due sono le tematiche che presentano criticità:

1) la delega alla fatturazione;

2) la rendicontazione dei costi del personale.

Sulla prima tematica abbiamo interessato direttamente il Ministro ed abbiamo avuto rassicurazione che a giorni sarà emanato un provvedimento di proroga di un anno.

Relativamente alla rendicontazione del costo del personale va chiarito che il futuro regolamento non prevede alcun aggravio o maggiore penalizzazione rispetto alle regole attuali. Su questo tema dobbiamo tuttavia registrare un autogol del sistema amministrativo regionale che intempestivamente ha sollevato a Bruxelles aspetti procedurali che più opportunamente avrebbero dovuto essere discussi e vagliati in sede nazionale.

Abbiamo comunque illustrato al Ministero le nostre proposte per individuare anche su questo specifico aspetto le soluzioni più opportune che possano consentire di mantenere anche per il futuro la rendicontabilità della spesa ovviando a possibili restrizioni o penalizzazioni per le OP.

Riteniamo quindi opportuno sgomberare il campo da allarmismi e timori che vanno a discapito di tutti e registriamo ancora una volta come le divisioni esistenti non siano d’aiuto per il settore e che procedere in ordine sparso non fa che ridurre la consapevolezza delle Istituzioni verso l’ortofrutta come abbiamo avuto modo di rilevare anche dall’attuale campagna istituzionale di promozione dell’agroalimentare italiano in onda sui media in questi giorni che nella vetrina dei prodotti DOP/IGP vede proprio l’ortofrutta come grande assente.,