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COMUNICATO STAMPA: ITALIA ORTOFRUTTA - UNAPROA PDF Stampa E-mail
Venerdì 05 Maggio 2017 14:48

POMODORO DA INDUSTRIA

“Condivisa preoccupazione per il mancato accordo prossima campagna pomodoro del BACINO CENTRO SUD”

Le Organizzazioni del Pomodoro del Bacino del Centro Sud, nostre aderenti, condividono le preoccupazioni espresse dall’ANICAV per il mancato accordo sulla Campagna Pomodoro 2017, nel contempo esprimono disappunto per quanto riportato nel comunicato dell’Associazione degli Industriali.

Le proposte definite, ingiustificatamente “irricevibili”, avanzate dalle O.P. nel documento inviato all’Anicav sono dettate dal principale obiettivo che è la tutela del Reddito dei produttori associati.

Traguardo che non può essere raggiunto proponendo ogni anno un abbassamento del prezzo del pomodoro, anzi, risulta addirittura offensivo considerare “provocatorio” la richiesta di un prezzo che metta i produttori nella condizione di non fallire, dovendo nel contempo soddisfare le continue, e di sicuro condivisibili, richieste industriali riferite a certificazioni di qualità e di eticità comportamentale.

Quanto poi alle clausole contrattuali sanzionatorie, sa bene la parte industriale che le stesse, quando applicate, si sono registrate solo a danno dei produttori.

Non si è, in alcun modo, contrari a norme “seriamente impegnative” che prevedano regole che mettano il comparto in condizione di gestire nel migliore dei modi la campagna di consegna e trasformazione, sia in riferimento alla qualità che alla quantità, si è piuttosto preoccupati che non ci sia un sistema vero di controllo che salvaguardi chi le regole le rispetta e sanzioni chi agisce al di fuori di queste.

Non si accetta la proposta di riduzione del differenziale di prezzo tra pomodoro tondo e lungo che favorirebbe, ad avviso delle OP, il declassamento di un prodotto come il Pelato, che è patrimonio di una fetta importante di operatori, e resta per il momento, una peculiarità delle nostre aree, anzi meraviglia una proposta del genere, nel momento in cui la stessa Anicav è promotrice della richiesta di riconoscimento dell’IGP del pomodoro pelato.

Si rigetta la definizione di “palese incapacità”, ricordando agli “amici” industriali la lunga esperienza di confronto e concertazione che in momenti forse più difficili ci ha visti responsabilmente partecipi nell’affrontare le problematiche del comparto caricandoci di oneri e responsabilità in qualche caso oltre i limiti del mandato istituzionale.

Le dichiarazioni dell’Anicav, invero sorprendenti, rischiano di stimolare il dubbio che non possano invece servire ad attribuire ad altri, incapacità altrimenti malcelate al proprio interno.

Le O.P. ritenendo opportuna una ripresa del tavolo negoziale, invitano l’Anicav ad un approccio costruttivo che riporti nel giusto ambito la materia negoziale, esprimendo a loro volta “con grande rammarico la manifesta ed incomprensibile rigidità della parte industriale – posizione che non giova a nessuno, né agli industriali né agli agricoltori, favorendo soltanto quella zona “grigia” che provoca gravi ripercussioni sull’intera filiera del pomodoro”.

 

 


Realizzato con il contributo del MIPAF - DM 29 ottobre 2001
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