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Convegno Italia Ortofrutta - Le OP nella PAC post 2020 PDF Stampa E-mail
Venerdì 01 Giugno 2018 10:42

COMUNICATO STAMPA

Si è tenuto ieri 31 maggio a Roma presso l’Hotel Parco dei Principi il convegno promosso da Italia Ortofrutta – Unione Nazionale per analizzare gli scenari che si profilano per le OP nella PAC post 2020.

I lavori sono stati introdotti dalla relazione del Direttore Vincenzo Falconi che ha delineato una fotografia dettagliata del settore ed un analisi sullo stato di salute della OCM ortofrutta: un settore che in Italia totalizza 12 mld di € in valore corrispondente al 23% dell’intero comparto agricolo nazionale ed un saldo consolidato della bilancia commerciale che per il 2017 si conferma superiore al miliardo di euro.

Sul fronte della OCM registriamo un tasso medio di aggregazione della produzione ortofrutticola nazionale superiore al 50% ed una buona capacità delle OP di accedere alle risorse comunitarie tanto che il nostro Paese anche per l’anno 2017 si conferma essere il primo utilizzatore dei fondi OCM con oltre 233 milioni di aiuti comunitari erogati.

Il giudizio complessivo sulla OCM  è certamente positivo, trattandosi di una politica ben focalizzata, collegata al mercato che vede le OP come imprese guida e di indirizzo per l’intero settore, per giunta a basso costo incidendo poco sul bilancio della PAC (meno del 3%), una politica quindi da confermare con interventi mirati per accrescerne l’efficacia.

La ricerca del dove e come agire è emersa dall’analisi swot che ha messo in luce l’opportunità di puntare per il futuro ad una politica complessiva di settore che sia di accompagnamento della OCM, la necessità di pervenire ad una semplificazione delle procedure applicative della OCM e del regime dei controlli, la disciplina delle attività regolatorie per innalzare il potere negoziale delle OP. Quest’ultimo aspetto è stato il tema trattato dal Prof. Sorrentino dell’Università della Tuscia, che nella propria relazione ha messo in evidenza i problemi della concorrenza con una riduzione progressiva del valore aggiunto della filiera agricola, il progressivo sviluppo di pratiche commerciali sleali e le differenti modalità di intervento pubblico di contrasto al buyer power, ben descrivendo il progressivo passaggio della OCM da politica di spesa a politica regolatoria ed il ruolo crescente che le OP avranno negli scenari che si profilano per la PAC post 2020.

Il convegno ha visto l’intervento dell’Europarlamentare Paolo De Castro, Vice Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo che da Strasburgo ha anticipato i contenuti della nuove proposte legislative ed in particolare il Rapporto sul Futuro della PAC che sarà alla base dei lavori del prossimo Parlamento Europeo: i punti fermi sottolineati da De Castro poggiano in gran parte sulla necessità di una semplificazione nella gestione della PAC ed il fronte comune con altri Paesi rispetto alla proposta di bilancio che prevede allo stato attuale una riduzione effettiva che interesserà anche le politiche di mercato con una percentuale stimata di circa il 15%.

Alla tavola rotonda hanno partecipato oltre al Presidente di Italia Ortofrutta Gennaro Velardo, Franco Verrascina Presidente COPAGRI, Dino Scanavino Presidente CIA e Rosario Rago per Confagricoltura, concordi sulla opportunità di rafforzare nella PAC post 2020 il ruolo delle OP come strumenti di regolazione dei mercati  e di estendere il modello ortofrutta anche ad altri settori agricoli attualmente non coperti da OCM, rafforzando i rapporti interni di filiera sulla scorta di quanto registriamo di recente in alcuni comparti molto specializzati come quello corilicolo.

Le conclusioni del convegno sono state affidate al Dr Felice Assenza – Direttore Generale delle Politiche Agricole, il quale ha messo in evidenza la buona visione dell’attuale Strategia Nazionale per il settore ortofrutticolo e la sua coerenza con i nuovi obiettivi che si delineano per la PAC post 2020 nonché il risultato non scontato sulla conferma delle OCM alle quali la Commissione ha riconosciuto la capacità di conferire nei settori coperti una maggiore resilienza rispetto alle crisi dovute alla volatilità dei prezzi che sempre più spesso intervengono sui diversi mercati. Nel suo intervento il Dr Assenza ha richiamato l’attenzione di tutte le rappresentanze di settore sul rischio concreto di una possibile ri-nazionalizzazione della PAC post 2020, che non solo potrebbe essere foriera di distorsioni di mercato tra paesi produttori ma al nostro interno potrebbe aprire la strada ad una conseguente regionalizzazione della OCM, che potremmo contrastare soltanto dedicando tutta l’attenzione necessaria nella messa a punto del Piano Strategico Nazionale, all’interno del quale andranno incluse ed armonizzate tutte le politiche di sostegno per l’intero settore agricolo.

 


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